Attività di scienze sul ciclo naturale dell'acqua
Per rappresentare il ciclo dell'acqua abbiamo utilizzato una scheda e realizzato un cartellone.
Benvenuto
Qui trovi una rappresentazione circolare del ciclo dell'acqua.
L'evaporazione
Evaporazione
Con il calore del sole, l’acqua degli oceani evapora, cioè si trasforma in vapore e sale verso l’alto. Più vapore si trova nell’aria, più questa diventa umida. Basta scaldare un pentolino d'acqua e tenere la mano sopra di esso, per sentire il vapore acqueo.

Abbiamo realizzato tre esperimenti sull'evaporazione:
Esperimento 1 - Evaporazione in contenitori diversi
Esperimento 2 - Asciughiamo i fazzoletti
Esperimento 3 - Otteniamo del sale per evaporazione

Scheda per documentare sul quaderno
La traspirazione delle piante
Evaporazione
Le piante eliminano l’acqua in eccesso, attraverso pori microscopici chiamati stomi.
I pori si trovano sulla parte inferiore delle foglie della pianta, che è più vascolarizzata.
Questo fenomeno si chiama traspirazione.

Un semplice esperimento consiste nel chiudere il ramo di una pianta, possibilmente la mattina presto e in una zona esposta al sole, con un sacchetto di plastica e dello spago.
Dopo qualche ora possiamo notare diverse goccioline d'acqua all'interno del sacchetto, a dimostrazione del fatto che le piante emettono vapore acqueo nell'atmosfera.


La condensazione
Clicca qui per vedere il filmato sulle nuvole.

Esperimento 4 - Come si formano le nuvole
Scheda per documentare sul quaderno

L'aria intorno a noi è piena di vapore acqueo.
Quando la temperatura si abbassa il vapore acqueo si raffredda e si condensa intorno a particelle di pulviscolo atmosferico, formando piccole goccioline d'acqua.
Una nuvola è formata da milioni di queste goccioline d'acqua.
Quando la temperatura è molto bassa, invece delle goccioline d'acqua si formano dei cristalli di ghiaccio.
Le nubi o nuvole sono perciò masse di acqua sotto forma di goccioline o cristalli di ghiaccio che galleggiano nell'atmosfera.
Esse causano numerosi fenomeni meteorologici, come la pioggia, la neve e la grandine.
Quando le nuvole sono fatte di goccioline d'acqua sono gonfie compatte, e appaiono grigie se il sole non le illumina.
Quando le nuvole sono fatte di minuscoli cristalli di ghiaccio hanno bordi sfumati e sono bianchissime.
Le nuvole assumono forme diverse, secondo la quantità di goccioline o di ghiaccio che contengono, secondo la temperatura dell’atmosfera e l’altitu dine a cui si trovano.
Tuttavia si possono individuare quattro tipi fondamentali, ai quali si aggiunge la nebbia:
Cumuli
Cumuli
Sono le nuvole bianche come la panna montata. Si vedono soprattutto in estate e si trovano tra i 2000 e i 6000 metri di altitudine. Difficilmente piove da queste nuvole, anche se possono preannunciare un cambiamento del tempo.
Cumuli-nembi
Nembi
Sono le nuvole scure, gonfie e basse che coprono il cielo. Si trovano al di sotto dei 2000 metri. Portano quasi sempre la pioggia.
Strati
Strati
Sono le nuvole piatte, basse, color grigio chiaro, che formano una superficie uniforme.
Cirri
Cirri
Sono le nuvole bianche, alte nel cielo, esili e trasparenti, simili a leggerissimi batuffoli di cotone. Si trovano oltre i 6000 metri di altitudine. Spesso indicano bel tempo. Quando sono molto vicini fra loro formano il cosiddetto “cielo a pecorelle”.
Nebbia
Nebbia
Si forma quando le nubi sono così basse da toccare il terreno.

Per osservare le nuvole e classificarle, nature-watch.com propone questa simpatica cornice, che le distingue in:
- cirri
- cirrocumuli
- cirrostrati
- altocumuli
- altostrati
- stratocumuli
- strati
- nembostrati
- cumuli
- cumulonembi.

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Le precipitazioni
Esperimento 5 - La pentola della pioggia
Scheda per documentare sul quaderno

Le nuvole, spinte dal vento, possono incontrare altre masse d’aria a temperatura più bassa (venti freddi) o le cime delle montagne; in questo modo le nuvole si raffreddano.
Abbassandosi la temperatura, nelle nuvole si formano nuove gocce d’acqua perché altro vapore si condensa.
Le goccioline si urtano e si uniscono a formare gocce più pesanti, così pesanti che l’aria non le sostiene più e cadono verso terra sotto forma di pioggia.
Se l’aria vicino al suolo è molto fredda (intorno a zero gradi di temperatura), le gocce di pioggia si trasformano in fiocchi di neve.
Durante i temporali, soprattutto estivi, a volte le gocce d’acqua vengono risospinte dal vento in alto, dove trovano zone freddissime.
Qui congelano e si trasformano in chicchi di ghiaccio, più o meno grossi.
Si tratta della grandine, molto dannosa per le coltivazioni.
Il deflusso
Infiltrazione
Esperimento 6 - Il potere di trascinamento dell'acqua
Esperimento 7 - L'infiltrazione
Scheda per documentare sul quaderno

Clicca qui per vedere il filmato sulle acque sotterranee
Piove, grandina, nevica: l’acqua ristagna sulla terra nel luogo in cui è caduta.
In breve tempo l’aria e il sole la fanno evaporare.
Altre volte l’acqua penetra sottoterra, compie un lungo percorso nel sottosuolo, per poi zampillare da una roccia e formare una sorgente.
Una buona parte si raccoglie in rigagnoli, in brevi ruscelli, in impetuosi torrenti, forma i fiumi.
I fiumi alimentano i laghi o sfociano nel mare.
E il ciclo dell’acqua ricomincia.
Un mini ciclo dell'acqua
Come conclusione del nostro lavoro, creiamo un mini ciclo dell'acqua prendendo una ciotola (meglio se trasparente).
Versiamo due dita d'acqua nella ciotola.
Sistemiamo al centro della ciotola un vasetto di vetro o di ceramica.
Chiudiamo la ciotola con la pellicola trasparente.
Possiamo utilizzare un elastico per chiudere meglio.
Mettiamo un peso al centro della pellicola.
Per accelerare l'esperimento possiamo appoggiare la ciotola su un termosifone o posizionarla in un luogo soleggiato.
All'interno della ciotola si forma un mini ciclo dell'acqua: l'acqua evapora, ma il vapore acqueo viene catturato dalla pellicola.
A contatto con la pellicola il vapore si condensa, formando grosse gocce d'acqua.
Le gocce ricadono nella ciotola, ma soprattutto nel contenitore, in quanto il peso sulla pellicola aiuta le gocce a scivolare verso il centro.
In pratica l'acqua precipita (cioè piove) nel contenitore.
Dopo qualche ora è già possibile notare come un po' d'acqua si trovi all'interno del contenitore.
Mini ciclo dell'acqua
I disegni della classe terza nell'a.s. 2007/08

Disegni