Usare l'acqua in modo sostenibile
Senza acqua non c’è vita sulla terra.
L ’acqua non solo e’ fondamentale perché ci sia la vita ma influenza anche fortemente l’attività economica e i ruoli sociali.

L’acqua è la risorsa chiave per la sicurezza alimentare, per un buono stato di salute, per fornire energia idroelettrica pulita, per proteggere gli ecosistemi e la biodiversità acquatica e per lo sviluppo industriale.

Nel corso del ventesimo secolo, la popolazione mondiale si è triplicata mentre il consumo di acqua è aumentato di sei volte.
Secondo i dati FAO, il consumo mondiale di acqua raddoppierà nei prossimi vent’anni.
Si stima che nel 2025, se saranno mantenuti gli attuali tassi di consumo d’acqua, cinque dei 7,9 miliardi di persone che vivranno sul nostro pianeta vivranno in aree le cui acque non saranno potabili o appropriate per cucinare e per l’igiene personale.

Se il consumo procapite d’acqua su scala globale raggiungesse l’attuale livello dei paesi sviluppati, entro il 2025 oltre il 90% delle risorse disponibili d’acqua sarebbero state utilizzate; uno scenario insostenibile (FAO, 2000).
La scuola è chiamata a dare un suo contributo, sviluppando nei bambini e nelle loro famiglie consapevolezza, attenzione e interesse per questi temi.
Il gioco delle sedie

Non è per niente facile far capire a bambini delle elementari cosa significano "sostenibilità" e "accesso alle risorse".
Ci è venuta insoccorso Elisa, che si occupa di commercio equo e solidale, coinvolgendoci nel gioco delle sedie, ideato da ITECO, organizzazione belga di educazione allo sviluppo.
Elisa ha appeso un planisfero e ci ha mostrato i continenti.
Poi abbiamo attaccato cinque cartelli alle pareti dell’aula, con le scritte: Europa, Africa, Nord America, Centro e Sud America, Asia e Oceania.

Elisa ci ha spiegato che noi bambini (siamo in 20) rappresentavamo la popolazione mondiale e dovevamo suddividerci nei vari continenti, mettendoci in piedi sotto ai cartelli.
Dopo un po’ di confusione, ci siamo messi in 4 o 5 sotto ogni cartello.

A questo punto Elisa ci ha detto come sta per davvero la situazione e ci siamo ridistribuiti:
Europa: 2 bambini
Africa: 3 bambini
Nord America: 1 bambino
Centro e Sud America: 2 bambini
Asia e Oceania: 12 bambini

Siamo rimasti molto sorpresi. Elisa ci ha detto che non indovina mai nessuno!
A questo punto Elisa ci ha detto che le nostre sedie rappresentavano le ricchezze dei continenti e ci ha detto di dividercele.
Tutti i bambini dovevano trovare posto su una sedia, che significava poter utilizzare delle risorse, altrimenti morivano; in altre parole, nessuno poteva rimanere sul pavimento.
Abbiamo sistemato le sedie; ne abbiamo messa qualcuna in più in Nord America e in Europa, perché sappiamo che sono continenti ricchi. I bambini dell’Asia si sono dovuti un po’ stringere.

Allora Elisa ci ha dato i dati giusti ed è successo un macello!
Europa: 2 bambini con 7 sedie
Africa: 3 bambini e nessuna sedia
Nord America: 1 bambino con 6 sedie
Centro e Sud America: 2 bambini
Asia e Oceania: 12 bambini con 6 sedie

Praticamente i bambini europei e nordamericani si sono stesi sulle sedie, mentre i bambini africani erano “morti”, perché non avevano nemmeno una risorsa! Anche gli asiatici non stavano tanto bene, stretti su poche sedie, ma almeno non erano costretti a stare sul pavimento.

Elisa ci ha spiegato che, se tutti avessero a disposizione le risorse che la popolazione dell’Europa e del Nord America consuma, occorrerebbero 5 pianeti per sostenere i loro consumi.
Che è una cosa impossibile!

Con questo gioco abbiamo capito finalmente cosa significa sviluppo sostenibile e vi consigliamo di farlo anche voi, perché come ha detto la nostra maestra “ci apre la mente”.

Scarica il file Word con le istruzioni per il gioco
Il bagnino sostenibile
Qualche hanno fa la Provincia di Rimini ha promosso il progetto del Bagnino Sostenibile.
Il Bagno Giulia 85 di Riccione è stato il primo, ma nel corso degli anni tutti gli stabilimenti balneari di Riccione, alcuni di Cattolica e uno di Rimini hanno aderito all’iniziativa.
Noi abbiamo visitato proprio il Bagno 85, accolti dal simpatico bagnino Matteo, che ci ha raccontato come funziona il suo stabilimento.
Ci sono:
- un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica
- un impianto solare per scaldare l’acqua
- i bidoni per la raccolta differenziata
- il riutilizzo delle acque delle docce per innaffiare le piante e per il W.C.
rubinetti a tempo e riduttori di flusso per la fontanella e le docce
- l’informazione sulla qualità delle acque di balneazione e la meteorologia.
Il Bagno 85 è un ottimo esempio di come si può fare turismo senza rinunciare alle nostre abitudini e al tempo stesso consumare meno acqua e inquinare meno.
In particolare ci è piaciuto molto l’ impianto per il ricircolo dell'acqua.
L’acqua delle docce passa in una cisterna sotto di esse e viene filtrata, soprattutto per eliminare la sabbia.
Poi l’acqua arriva a un impianto speciale, che la manda allo sciacquone del bagno e all’impianto di irrigazione per le piante.
Disegno del Bagno 85